Laboratorio chimico n. 0243
Laboratorio materiali n. 0315
Laboratorio microbiologico n. 0713
in conformità alla Norma
UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005
L’ I.P.P.C. - Integrated Pollution Prevention and Control, ovvero controllo e prevenzione integrata dell'inquinamento, rappresenta una nuova strategia, comune a tutta l'UE, esplicitata con la direttiva europea n. 96/61/CE del 24.09.1996, chiamata appunto direttiva IPPC.
Il recepimento italiano della direttiva IPPC è stato attuato con il D. Lgs. 372/99 e il D. Lgs. 59/09, i cui principi sono stati integralmente assorbiti dal Testo Unico Ambientale, tramite il D. Lgs 128/2010.
L'I.P.P.C., al fine di aumentare le “prestazioni ambientali” dei complessi industriali soggetti ad autorizzazione, si basa sui seguenti principi generali:
Le attività soggette alla normativa I.P.P.C. sono:
Se l’attività industriale della propria azienda rientra nel campo di applicazione della direttiva I.P.P.C. 96/61/CE (link al sito web) e dei decreti di recepimento nazionali, si dovrà fare richiesta all’Autorità Competente per ottenere l’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.).
Quest'ultima prevede l’utilizzo, da parte delle aziende, delle Migliori Tecniche Disponibili (o MTD) – in inglese BAT (Best Available Techniques )- che consentono di limitare il più possibile la produzione di emissioni nocive nell'ambiente.
L'A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) è il provvedimento, disciplinato dalla parte II del D. Lgs. n. 152/2006, che autorizza l'esercizio di un impianto industriale imponendo misure tali da evitare (o ridurre) le emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo per conseguire un livello elevato di protezione dell’ambiente nel suo complesso.
L'autorizzazione integrata ambientale sostituisce e raggruppa in un unico provvedimento: